Usario
Il Barbanera
previsioni del tempo per i lavori di campagna
Nel mese di ottobre di ogni anno un signore di San Giovanni Lipioni, detto lu C’catill in virtù della sua vista non proprio di aquila, veniva in paese e, dopo aver fatto mannà lu bann, vendeva il Barbanera dell’anno successivo con la tecnica del “porta a porta” facendo il giro del paese con una bisaccia a tracollo pieno di libri. Lo slogan usato per convincere i compratori era: Barbanera nov, mett l’acq quanna chjov ( nuovo Barbanera, prevede acqua quando piove)
Il Barbanera era praticamente in ogni casa del paese e serviva per programmare il lavoro dei campi sia in funzione delle previsioni meteo sia in funzione delle fasi lunari di ciascun mese dell’anno.
Erano inoltre presenti diversi suggerimenti per ottimizzare il lavoro nei campi soprattutto per la cura degli animali, la semina dei cereali e per il trattamento delle piante da frutta.
Non si ricordano casi di eccessiva sfasatura tra le previsioni meteo del Barbanera e i fenomeni reali, tant’è che lu C’catill non ha mai accusato un calo delle vendite fino alla sua morte avvenuta a seguito dell’asiatica nel 1958.